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Educhiamo i nostri figli alla diversità

Carlotta Cerri
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Le note che trovate nel testo:

1. Parole di Paola Binetti, deputata di Scelta Civica nel novembre 2013 in merito a un report dell’Oms del 2010.

2. Parole del presidente Cei Angelo Bagnasco nel marzo 2014 contro l’iniziativa del governo Monti «Educare alla diversità nelle scuole».

3. In questo specifico caso mi riferisco a ciò che è successo a Lizzano il 14 luglio 2020: io l'ho saputo tramite le storie su Instagram di @francescatherebel, l'autrice di Storie della Buonanotte per bambine ribelli.

4. Avete mai pensato che viviamo in una società in cui per riferirsi a gruppi misti di maschi e femmine si usa sempre il maschile? Solo negli ultimi anni si sono iniziati a vedere timidi tentativi di "eliminare il genere", grammaticalmente parlando. Per esempio, per non discriminare, nella conversazione scritta, si può usare un asterisco o una chiocciola: "siete tutti* invitat*" o "siete tutt@ bellissim@". Non so ancora se lo farò mio, perché non capisco ancora se abbia valore, ma lo sto valutando. Tu che cosa ne pensi?

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