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Limiti e conseguenze in Montessori

Carlotta Cerri
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Anche se scrivo quasi sempre dell’aspetto pratico della filosofia Montessori perché credo sia un modo semplice e immediato per iniziare ad applicare Montessori al nostro stile di vita (se vuoi saperne di più, dai un’occhiata al mio corso online per genitori), non voglio che pensi che Montessori sia solo questo.

La parte più importante nella filosofia Montessori è la trasformazione dell’adulto, perché l’educazione dei nostri figli inizia dai genitori.

Quello che ti racconto oggi è cruciale se vuoi crescere i tuoi bimbi Montessori: esporre i limiti in modo positivo e spiegare le conseguenze.

Cosa significa esporre i limiti in maniera positiva?

Significa smettere di dire i classici NO, dimenticarsi delle minacce infondate e, invece, spiegare ai nostri figli quello che possono o non possono fare in modo positivo, parlando delle conseguenze.

Ad esempio, invece di dire “non lasciare i tuoi giocattoli per terra” possiamo spiegare che “se lasciamo i giocattoli per terra, possiamo calpestarli e romperli” o che “quando li cerchiamo la prossima volta, magari non li troviamo”.

Naturalmente, una cosa è esporre i nostri limiti, un’altra è che i bambini siano d’accordo con tali limiti.

Rispettare le tappe naturali dello sviluppo dei nostri bambini

È molto importante tenere in considerazione che i bambini cominciano a capire i limiti verso l’anno e mezzo di età, e che non sono completamente preparati a rispettarli fino ai 5-6 anni.

Fino ad allora, è molto comune (e comprensibile) che a volte rispettino i limiti che stabiliamo e altre volte decidano di ignorarli. Quando questo succede è anche importante che noi genitori ci ricordiamo che i bimbi non ci stanno mettendo alla prova (anche se so che spesso sembra di sì), ma che semplicemente non sono ancora preparati a capire i limiti e rispettarli.

Dobbiamo rispettare la loro tappa naturale dello sviluppo, possibilmente senza etichettarli come “cattivo” o “birichino” quando fanno qualcosa che abbiamo chiesto loro di non fare.

Quindi non dovremmo dare limiti prima che i nostri bimbi siano in grado di capirli?

No. I limiti sono sani e danno sicurezza ai bambini. Anche i genitori hanno bisogno dei limiti, perché i limiti sono più efficaci quando sono uguali per tutti, anche per l’adulto.

Dando dei limiti fin da subito, ci diamo anche più tempo per capire quali limiti siano importanti per noi ed esercitarci ad usare le parole giuste, perché quando poi i nostri bambini entreranno in un’età in cui capiscono e rispettano i limiti, la maniera di esporli farà una grande differenza.

Queste sono tre semplici regole che puoi seguire per dare dei limiti ai tuoi bambini (e a te stesso):

  • Se il tuo bambino ha meno di tre anni, bisogna dare un limite unico e molto chiaro. Se il limite ha senso, è più probabile che il bambino lo accetti. Ad esempio: puoi fare quello che vuoi, senza fare male a nessuno. Questo è un limite molto semplice da capire e spiegato con parole chiare.
  • Trasforma le frasi in positivo. Prendi le frasi più comuni che usi durante il giorno e rigirale in positivo. Ecco alcuni esempi: Non stare in piedi sul divano -> Stiamo in piedi solo sul pavimento; Non toccare le ciotole del cane -> Solo il cane può usare le ciotole del cane; Non mettere le dita nel naso -> Se ti cola il naso, lo puliamo con un fazzoletto; Non toccare l'iPad -> L'iPad lo usiamo insieme; Non buttare il cibo per terra -> Se non ne vuoi più, mettilo nel mio piatto.
  • Cerca di evitare il più possibile le minacce tradizionali che i genitori dicono e non rispettano: "Se non metti in ordine, non vai alla festa di compleanno". Queste minacce non hanno sostanza (davvero sei pronto a non portarlo alla festa di compleanno?) e il bambino impara a riconoscerle molto presto. Invece, cerca di spiegare le conseguenze delle azioni. Se non riordini, non vai alla festa -> Se non riordiniamo, arriviamo tardi alla festa e ci perdiamo parte del divertimento; Se non spegni la TV, domani non andiamo al parco -> Se guardiamo troppa TV, non abbiamo tempo per altre attività come andare al parco, giocare, innaffiare le piante…

Ci vuole molta pratica, e la parte più difficile è spesso i risultati non si vedono subito, ma se perseveri in un futuro non lontano ti assicuro che vedrai i benefici e la convivenza con i tuoi piccoli umani sarà più facile e piacevole. Come in tutto, il segreto è la costanza.

Nel mio corso Educare a lungo termine dedico un intero modulo ai limiti, ti invito a darci un'occhiata.

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