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Come lasciare il parco giochi senza lotte di potere

Carlotta Cerri
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Ormai mi conoscete, io credo che la crisi si possa evitare quasi sempre, soprattutto quando è una crisi prevedibile, come quella che si genera al lasciare il parco giochi.  

In questo post vi lascio alcune idee che hanno funzionato per noi nel corso degli anni.

Noi questi metodi non liusiamo più (tranne quello dei 10 minuti), perché i miei bambini hanno avuto tantissime opportunità per praticare questa "abilità" e sono ormai dei professionisti del "lasciare il parco giochi" .

  • Preparali con i dettagli. Mentre andate al parco giochi, spiega : “Mi siedo, voi giocate, poi mi alzo, vi dico 10 minuti, mi risiedo e quando vi chiamo andiamo”. Scendi nei dettagli e magari raccontalo come una storia.
  • Usa l'orologio. Scrivi il “coprifuoco” su un foglietto e mettiglielo in tasca (ora digitale o quadrante). Paragonalo al tuo orologio quando è ora di andare (anche qualche volta prima così sono felici che non sia ancora l'ora di andare).
  • Dai i 10 minuti. Fermali, abbassati alla loro altezza, guardali negli occhi e sorridi: “Hai ancora 10 minuti e poi andiamo. Ti chiamo quando è ora, ok?”. Se ti guardano negli occhi funziona meglio che gridarlo da un lato all'altro del parco giochi.
  • Usa gli altri genitori. Se siete con amici, andate via tutti insieme. Funziona anche con estranei se i vostri figli stanno giocando insieme ;-)
  • Ancora un giro. “Hai ancora tempo di fare 1 giro sulla tua giostra preferita e poi andiamo. Quale scegli?”. Se non accetta, trovate il compromesso insieme (2 giri?).
  • Sii creativo. “Saltiamo come coniglietti fino alla macchina?”. “Mi è venuto in mente un gioco da fare a casa. Vieni, ti racconto mentre camminiamo”.
  • Mantieni la calma. Quando sono in crisi, arrabbiarti la peggiora. Prendili in braccio, respira e ripeti “Ti capisco, sono qui con te”. La tua calma è la loro calma. Inoltre, è normale che non vogliano tornare a casa, il parco è divertente: cambiare le aspettative aiuta a mantenere la calma (e a non vedere la rabbia come un'emozione negativa, perché non lo è).
  • Parlane con calma. Se non è andata bene, quando tutti siete calmi: “Oggi non è andata proprio bene, ti va se la prossima volta facciamo uno sforzo in più?”

Che altri metodi e frasi usi con i tuoi figli? Condividile nei commenti per favore, così anche altri genitori potranno usarle.

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