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Oggi sciopero e faccio la mamma

Carlotta Cerri
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Nei due giorni passati, ho iniziato a scrivere almeno cinque post su bimbi, due recensioni di prodotti, tre articoli sull’autosvezzamento. Non ne ho terminato nemmeno uno.

Mi piace avere una routine sul mio blog, scrivere in giorni fissi, mantenere l’impegno di pubblicare almeno due post a settimana.

Può sembrare facile: sto lavorando meno e ho un sacco di materiale di cui scrivere. Ed effettivamente è vero. Eppure ci sono giorni in cui non funziona così. Mi siedo a computer, spengo le notifiche dell’iPhone e scrivo. Giuro che lo faccio. Sbircia dalla finestra in quei giorni e mi vedrai seduta in un appartamento silenzioso, concentrata come può esserlo una mamma di un bimbo che ogni pochi minuti gattona fino alla sua sedia pretendendo attenzione—gli do una coccola, lo risiedo sul tappeto con un gioco e corro a scrivere il più veloce possibile prima della prossima coccola (a volte riesco perfino a scrivere due frasi intere!).

E spesso anche in quei giorni riesco comunque ad essere produttiva e pubblicare (per questo ho scritto un post su come essere mamme lavoratrici e mantenere un blog).

Posso farcela, l’importante è che dorma di notte. Ho pensato qualche settimana fa, facendomi animo in uno di quei giorni no.

Ultime parole famose. Oliver è entrato nella peggiore fase di sonno dei suoi nove mesi — e può essere qualsiasi cosa, denti, fame, freddo, fase di sviluppo, regressione del sonno…

Fatto sta che non sto dormendo molto di notte — nelle ultime due notti ho dormito una media di 7 ore, svegliandomi ogni ora o massimo due. Ovviamente non sto dormendo di giorno — anche se non dormiamo di notte, guai a recuperare di giorno, ci sono talmente tante cose belle e interessanti da vedere e per cui sorridere.

Quindi oggi questo è tutto ciò che leggerete sul mio blog. Una lamentela. Niente di più.

Tornate lunedì e troverete la recensione del seggiolone Babybjörn (è fantastico!). Tornate mercoledì e leggerete un’intervista speciale per La Tela a Cristina di Montessori en Casa. Tornate venerdì e potreste addirittura trovare gli auguri di Natale.

Ma oggi ho il blocco dello scrittore. Sono in sciopero. Mi prendo un giorno libero. Faccio solo la mamma. Pensate ciò che volete, ma ora io e Oliver ci facciamo belli e usciamo.

Oh, e no, non mi sono dimenticata dei vincitori del sorteggio. Li trovate qui.

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