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Il potere di creare abitudini (e perché dovresti farlo anche se poi le rompi)

Carlotta Cerri
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Foto: ricordo della nostra luna di miele in California

Ho deciso di ricominciare a correre. Per farti capire quanto per me sia grande questa decisione, ti devo raccontare un po’ della mia storia.

Ho sempre odiato correre. Cinque anni fa, ho deciso di provarci comunque. Per il primo mese, mi lamentavo ogni secondo, mi faceva male tutto e l’ho odiato ancora di più. Ogni passo era come un coltello nel fianco e ogni corsa si convertiva in un’attvità per nulla piacevole per chiunque fosse coinvolto (io e Alex). Il mio passo era ridicolo, circa 8’/km, praticamente più che correre era una camminata rimbalzante.

Ma avevo deciso di provarci e così ho fatto. Per un mese intero, ho odiato ogni secondo, ma poi è successo qualcosa. Un giorno, sono uscita e ho iniziato a correre più veloce, il mio corpo non mi faceva male, mi guardavo intorno e ricordo di aver apprezzato per la prima volta l’alba meravigliosa che avevo fino ad allora ignorato.

Il mio corpo e la mia mente avevano accettato quella forma di esercizio e avevo creato un’abitudine. Ho corso per quasi un anno e ho iniziato ad amarlo, tanto che mi mancava quando non potevo uscire. Ero nella migliore forma della mia vita. Anche le mie lezioni di danza ne avevano beneficiato, perché non ero mai stanca. Mi sentivo davvero bene.

Quando rimasi incinta di Oliver, continuai a correre, poi passai a camminare negli ultimi due mesi, e continuai a camminare 5-8km al giorno quando lui nacque. Ad un certo punto, non ricordo quando, ho smesso completamente.

Per questo, l’altra mattina ero nervosa all’idea di indossare le mie scarpe da corsa, portare i bambini a scuola, dare il play alla musica e cominciare a correre. Ma questo è esattamente quello che ho fatto e… sai una cosa?

È stato facile.

Sì, davvero facile! Non c’è stata resistenza né dal mio corpo né dalla mia mente. Ero sopraffatta dal dolore fisico, sì, ma sapevo già come gestirlo: semplicemente ho continuato a ripetere nella mia mente “Il dolore è temporaneo, arrendersi è per sempre”, che era il mio mantra in quel primo mese di corsa cinque anni fa. Pensavo di essere andata a passo di tartaruga, ma quando ho controllato il mio ritmo alla fine dei 5 chilometri, era sotto i 6’/km.

Un'abitudine è come un passo di danza: una volta che lo conosci, puoi replicarlo!

Iniziare a correre di nuovo mi ha insegnato questo: proprio come i tuoi muscoli hanno memoria per gli esercizi, la tua mente ha memoria per le abitudini! Quando impari un’abitudine, anche se poi la rompi, ricrearla sarà sempre più facile della prima volta. Potrebbe sembrare ovvio, ma penso che troppo spesso non ci rendiamo conto del potere di creare abitudini.

Ieri, durante la mia corsa, mi sono resa conto che un’abitudine è come un passo di danza: quando sei capace a farlo, puoi sempre replicarlo. E si applica a tutto nella vita.

Dieci anni fa ho creato una scuola di lingue dal nulla. L’inizio è stato difficilissimo, ho pensato di non farcela tantissime volte, ma ho continuato a lavorare e in soli 6 mesi lavoravo dalle 9:00 alle 21:00 senza sosta. Anche se oggi l’ho lasciato andare, sarò sempre in grado di replicare quel tipo di business.

Due anni fa ho lanciato il mio primo corso Montessori. C’era così tanta resistenza nella mia mente: “Sarà decente?”, mal’ho messa da parte, l;ho finito e messo in vendita. Da allora non ha mai smesso di vendere. Il mio primo prodotto. Ora che sto scrivendo il mio secondo corso, c’è ancora resistenza perché è un nuovo territorio, ma so che se l’ho fatto una volta, posso farlo di nuovo.

Prima di questo blog, nel 2007 avevo un altro blog personale e ogni post aveva più di 50 commenti (questo era prima dell’avvento di Facebook, quando la gente ha smesso di commentare sui post e iniziato a commentare solo sui social media :-(. Allora non mi sono resa conto di quanto fosse raro e così quando la mia scuola di lingue decollò, lasciai il blog (stupida stupida!). Ma quell’esperienza mi ha fatto sentire più sicura quando ho iniziato questo blog — l’ho fatto una volta, posso farlo di nuovo — e oggi è il mio lavoro!

La lista continua: una volta ho smesso di mangiare zucchero, posso farlo di nuovo; una volta ho fatto mesi degli allenamenti in casa più duri che esistono, posso farlo di nuovo; una volta ho cambiato Paese per sempre, posso farlo di nuovo; una volta ho seguito uno stille alimentario paleo per quattro anni, posso farlo di nuovo.

Sì, mi me la tiro, perché celebrare noi stessi e le nostre qualità è importantissimo e perché la donna flessibile, in continuo cambiamento, eclettica, volitiva e sicura di me che sono oggi non è nata in un giorno. È nata in 12 anni di alti e bassi, attraverso successi e fallimenti, in particolare fallimenti.

Creare abitudini modella la tua vita e il tuo modo di pensare

Questi ultimi 12 anni di sfide continue per creare abitudini mi hanno insegnato molto e voglio condividerlo con te perché penso che abbia fatto la differenza più grande nella mia vita e nel mio modo di pensare.

Primo, mi ha insegnato a non temere le sfide e, anzi, a vederle sempre come qualcosa di accogliere a braccia aperte. E mi ha insegnato ad applicare la stessa mentalità con e per i miei figli.

Mi ha insegnato che ogni volta che ho la possibilità di creare un’abitudine — non lamentarmi per un mese, fare yoga ogni mattina, giocare un’ora al giorno con i miei figli — devo provarci. Non è mai facile, ma è sempre beneficioso.

Mi ha insegnato che ogni volta che ho la possibilità di dimostrare a me stessa che posso raggiungere un obiettivo — fare una torta, pubblicare un libro o correre una maratona — devo farlo. Metterà quel risultato specifico nel mio cassetto mentale di “cose ​​che posso replicare in qualsiasi momento”.

Mi ha insegnato che ogni volta che ho la possibilità di cambiare qualcosa — taglio di capelli, lavoro, paese — devo farlo, specialmente se quel qualcosa non mi rende felice per troppi giorni di fila. Il cambiamento è la caverna buia in cui devo entrare per trovare il tesoro — e c’è sempre un tesoro.

E creare buone abitudini mi ha anche automaticamente dato le capacità e gli strumenti mentali per rompere le cattive abitudini, perché il mondo mentale della volontà è tutto collegato.

Come disse una volta Steve Jobs: “Non puoi mai collegare i punti guardando avanti, puoi solo collegarli guardando indietro”. L’altro giorno, mentre correvo, ho avuto uno di quei momenti di connessione di puntini: la creazione di abitudini è stata la capacità che ha plasmato DI PIÙ il modo di pensare, affrontare le sfide, conoscere e apprezzare il mio valore, imparare altre capacità fondamentali e camminare per la vita con sicurezza.

Tutti parlano del potere delle abitudini, ma è nel CREARE quelle abitudini — il viaggio, non il risultato finale — dove si trova il vero potere.

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