Stiamo percorrendo l’Italia: guarda tutte le date! →

Correre Vol.4: il primo progresso tangibile

Carlotta Cerri
Salva

No, non mi sono ancora fermata, a dispetto dello stupore di familiari, amici e conoscenti. E anzi, posso dire con orgoglio che ieri, per la quinta volta – sì, mi concedo ancora il privilegio di contarle e di disegnare una stanghetta sulla mia parete lavagna dopo ogni fatica – sono andata a correre.

Dopo una sveglia alle 6.30 del mattino e una giornata di dieci ore lavorative, l’ultima cosa che avrei voluto fare era mettermi le scarpe e uscire di casa. Eppure – complice la voglia di provare le mie nuove scarpette da corsa che sostituiscono le Freddy da ballo ;-) – mi sono cambiata, ho aperto la porta e l’ho richiusa alle mie spalle.

Camminiamo come sempre fino al paseo e poi iniziamo a correre. Mi sento stranamente bene, in forma. Il fiato sembra reggere un po’ di più, il dolore alla milza meno pronunciato e con le mie scarpe nuove è tutta un’altra corsa.

Ma è alla fine del 2 km che accade il miracolo. Senza pensarci troppo dico ad Alex: “Potremmo andare fino ai 5 km oggi” – fino ad ora ci fermavamo ai 4 – e così è stato. E non me ne sono pentita. Anzi, ho corso anche ad una velocità più sostenuta del solito – a detta di Alex che le volte precedenti sosteneva fosse umanamente e fisicamente impossibile per lui andare alla mia velocità ( o lentezza) – e per la prima volta nella mia vita sono riuscita a parlucchiare del più e del meno per l’intero percorso e – ma lo dico piano – ad apprezzare un pochino la corsa.

Ripeto.

  • La mente fa miracoli, bisogna istruirla. Un'attitudine positiva verso le cose che non apprezziamo e si trasformeranno. E se sto riuscendo io a portare avanti l'esperimento della corsa – acerrima nemica – credo ce la possa fare chiunque. Basta solo avere pensieri positivi e cambiare le parole della nostra quotidianità. Ora al posto di "Odio la corsa" dico "Non apprezzo particolarmente la corsa, ma ci sto provando". E cambia tutto. La forza di volontà è davvero l'unica arma.

E aggiungo:

  • Comprare scarpe da corsa. Non voglio rimangiarmi ciò che ho detto sul comprare l'abbigliamento sportivo, ma sì, consiglio di investire in un paio di scarpe che siano effettivamente da corsa e non utilizzare "scarti" da altri sport e/o attività – le scarpe da ginnastica della Freddy che stavo usando sono di quelle pieghevoli per agevolare la flessione del piede nel ballo e mi stavano letteralmente rovinando i piedi nella corsa. Quindi sì, ho ceduto e comprato un paio di scarpe base, ma la differenza l'ho notata dal primo istante che ho messo un piede davanti all'altro per correre.
  • Fare un bagno gelato se i muscoli fanno male. La terza sera che siamo andati a correre, ho finito i miei 4km con un dolore allucinante ai polpacci e ai glutei. Non fastidio, proprio dolore che camminando verso casa si è addirittura intensificato. A casa Alex ha riempito la vasca – 10 cm, in modo da coprire le gambe standoci seduta dentro – di acqua gelida e mi ci ha "immersa". Dopo 30 secondi già rimpiangevo il dolore ai muscoli e me lo sarei volentieri tenuta pur di non stare un attimo di più nell'acqua gelida. Non so se avete mai immerso una mano in una bacinella di ghiaccio per qualche minuto – se siete sani di mente, probabilmente no – ma credo che l'esperienza si avvicini molto. Un lato positivo c'è: dopo i primi due minuti è come non avere più le gambe e quindi anche il dolore se ne va. 5 minuti in acqua gelida dopo la corsa e il giorno sarete come nuovi e non avrete scuse per non andare a correre!
  • Camminare prima e dopo. Devo dire che non è solo questione muscolare di riscaldamento e raffreddamento – che sono comunque essenziali. È più che altro una questione di tensione mentale. Da casa alla spiaggia ci sono almeno 4 minuti, ma 4 minuti fondamentali. Camminare quei 4 minuti all'inizio mi mette nello stato mentale di chi è in ballo e sa che deve ballare. Camminare quei 4 minuti alla fine mi rilassa la mente e mi distrae dalla fatica prima di arrivare a casa. Provare per credere.

Per oggi è tutto. Ho corso i miei primi 5 km filati e mi sento bene, soddisfatta e in forma. E aspetto i prossimi 5 e poi i prossimi 5 ancora e così via fino al raggiungimento del mio obiettivo: apprezzare sinceramente la corsa. La vedo ancora lunga.

Alla prossima.

Accedi alla conversazione

Parla di questo post con il team La Tela e tutta la community e unisciti alle conversazioni su genitorialità, vita di coppia, educazione e tanto altro.