Se io e te ci siamo mai scritti in privato, forse avrai notato che non scrivo āscusa per il ritardoā e invece dico āgrazie per la tua pazienzaā.ā£
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Ho iniziato anni fa a smettere di chiedere scusa per inezie. Scusa ĆØ diventato quasi unāabitudine, un qualcosa che si dice senza pensare, senza valore, senza peso (per chi lo dice e per chi lo riceve). Per me uno scusa deve avere un significato profondo. E cosƬ, invece, quando posso e se mi sembra appropriato, esprimo gratitudine.ā£
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Se ci pensi, poi, āscusaā focalizza lāattenzione su un sentimento negativo (nel passato) e fa sentire gli altri in diritto di essere arrabbiati/delusi/tristi.ā£
āGrazieā focalizza lāattenzione su un sentimento positivo (nel presente) e fa sentire gli altri apprezzati.ā£
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Non sempre, certo, ma spesso si può invertire:ā£
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āScusa per lo sfogoā -> āGrazie per avermi ascoltatoā.ā£
āScusa per averti rubato cosƬ tanto tempoā -> āGrazie per avermi dedicato il tuo tempoā.ā£
āScusa, me ne sono dimenticataā -> āGrazie per la tua pazienza, mi scrivo un promemoriaā.ā£
āScusa, dovevo esprimerlo diversamenteā -> āGrazie per il tuo appunto, mi ha fatta riflettereā.ā£
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āGrazieā regala a chi lo riceve un sorriso sincero e offre a chi lo dĆ unāattitudine positiva verso lāerrore nella vita di tutti i giorni. E āscusaā si usa quando ce nāĆØ davvero bisogno, quando conta, quando feriamo⦠e assume un valore più profondo, più vero, più sincero. Che ne pensi?