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Perché si dice "il mio gatto" ma non "la mia madre"?

Carlotta Cerri
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Tutti lo dicono, ma pochi sanno perché davanti a “mia madre” non ci voglia l’articolo determinativo (il/la/gli/le).

Onestamente, io stessa — impigrita dalla comodità di conoscere la lingua e saperla usare — sono dovuta andare a spulciare tra i cassetti pieni di ragnatele della grammatica imparata alle elementari.

E la risposta si è rivelata più semplice del previsto.

In italiano, grammaticalmente parlando — perché poi ognuno si concede le proprie licenze dialettali, regionali, di paese, artistiche etc. — l’aggettivo possessivo richiede sempre l’articolo determinativo. È anche questo che separa il vero italiano dal Tarzan della situazione, con quella buffa lingua senza articoli e con tutti i verbi all’infinito.

Vediamo un esempio:

  • Tarzan direbbe: “mio gatto mangiare crocchette” (ammettiamo che abbia un già un discreto vocabolario). Questo è sbagliato
  • Un madrelingua italiano direbbe: “IL mio gatto mangia le crocchette”. Questo è giusto

Eccezione

Ovviamente, però, non potevano non esserci eccezioni anche a questa regola: “madre” è una di quelle.

La regola grammaticale vuole, infatti, che l’aggettivo possessivo con i nomi di famiglia al singolare (madre, padre, zia…), non richieda l’articolo determinativo.

L’articolo determinativo si usa sempre, invece, con i nomi alterati, anche se di famiglia: diminutivi (“zietta”), peggiorativi (“fratellaccio”) e accrescitivi (“sorellona”).

Ecco una tabella esemplificativa ad opera della Loesher Editore (decisamente ai primi posti tra le mie grammatiche preferite):

L’uso dell’aggettivo possessivo

Quindi, davanti a “mia madre” e a questi nomi di famiglia non si usa l’articolo:

  • Padre/Madre
  • Fratello/Sorella
  • Zio/Zia
  • Nonno/Nonna
  • Nipote
  • Cugino/Cugina
  • Marito/Moglie
  • Figlio/Figlia
  • Suocero/Suocera
  • Genero/Nuora
  • Cognato/Cognata

Ricapitoliamo:

?: Perché si dice “mia madre” e non “LA mia madre”?

!: Perché l’aggettivo possessivo con i nomi di famiglia usati al singolare non vuole l’articolo determinativo (“mio padre”, “suo nonno”, “vostra zia”).

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