Abbassati a parlare con tuo figlio

Carlotta Cerri
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Gli occhi spesso arrivano dove le parole non possono. Abbassati al livello di tuo figlio per parlargli.
Questo è stato il primo cambiamento nel mio approccio ai bambini, ancora prima di diventare madre. Quando ci abbassiamo al loro livello, ci sentono più vicini, si concentrano sul nostro volto e spesso questo li aiuta a capire e accettare ciò che stiamo cercando di comunicare. Specialmente quando siamo arrabbiati, immagina che timore incutiamo a un bambino dalla nostra altezza: abbassarsi a parlare lì fa sentire più sicuri e ricorda a noi che stiamo parlando con una persona intera e meritevole del nostro rispetto. È un gesto che sembra davvero minuscolo, ma fa una grande differenza.

Quindi, se stai cercando di cambiare il tuo metodo di educazione e ti senti sopraffatto/a dalle informazioni, inizia con un gesto semplice e diretto: abbassati a parlare con tuo figlio. I bambini vivono in un mondo di giganti, quindi abbassarsi al loro livello, come dire: ti accolgo nel mio mondo, voglio scoprire il tuo.
 
Abbassati a spiegargli perché non può fare una cosa, o perché hai gridato. Abbassati in ginocchio a livello dei suoi occhi, e chiedi dolcemente che ti guardi. Questo piccolo gesto può fare la differenza affinché tuo figlio ti ascolti, si senta ascoltato, si senta visto, si senta rispettato. E così forse si sentirà più vicino a te, esprimerà più facilmente le sue emozioni e si sentirà più in sintonia con te, e tu con lui. 
Gli occhi spesso arrivano dove le parole non possono e guardarci negli occhi è un poco come guardarci nel cuore. Abbassati al livello di tuo figlio per parlargli.

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